Secondo questo studio, realizzato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (www.epo.org) in collaborazione con Handelsblatt Research Institute (http://research.handelsblatt.com/de/), le domande di brevetti europei relative agli oggetti c.d. smart hanno avuto negli ultimi 3 anni un tasso di crescita del 54%, di gran lunga superiore a quello registrato nello stesso periodo dall’insieme dei brevetti europei (+7.65%).
A fine 2016 le domande di brevetti collegate agli smart object erano 48.000 e riguardavano 3 settori tecnologici rilevanti: tecnologie ICT di base (connettività, hardware e software); tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, le interfacce utente e i sistemi 3D; applicazioni delle suddette tecnologie nei diversi settori (trasporti, domotica, ecc.). La maggior parte delle invenzioni depositate riguarda il primo e il terzo di questi ambiti, ma la crescita maggiore si è avuta nell’ambito delle tecnologie abilitanti. Europa, USA e Giappone sono le tre aree da cui provengono la maggior parte delle domande, ma le invenzioni provenienti da Repubblica di Corea e Cina registrano il più alto tasso di crescita del periodo.
Studio e sintesi dei risultati sono disponibili al seguente indirizzo:
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